Descrizione
E se l’Europa osasse scrivere un nuovo capitolo della sua storia? L’industria può coniugare progresso, responsabilità ambientale e benessere lavorativo? Con una scrittura acuta, Anaïs Voy-Gillis, ricercatrice in geografia industriale, esplora le cause, le contraddizioni e le conseguenze della deindustrializzazione francese e, più in generale, occidentale.
A lungo percepita come il motore instancabile dello sviluppo delle società moderne, l’industria è ancora associata a un immaginario negativo: inquinamento, lavoro alienante, corsa sfrenata alla redditività, delocalizzazioni senza scrupoli. Una rivoluzione industriale è possibile solo se diventa anche culturale. Occorre ridefinire lo scopo stesso dell’industria nel contesto delle grandi crisi contemporanee: ecologica, geopolitica, sociale.
Futur industriel propone una visione ambiziosa, ma concreta, di industria come progetto civile capace di coniugare sostenibilità ambientale, resilienza economica e coesione sociale. Un testo fondamentale per chi si interroga sul futuro produttivo dell’Europa e del lavoro.





