In occasione dell’edizione 2025 del Salone Off, la redazione del mensile “L’Indice dei Libri del Mese” organizza “il Salotto dell’Indice”, una tre giorni di incontri ospitati dai Piani Culturali Domori (piazza San Carlo, 177). Da giovedì 15 a sabato 17 maggio, a partire dalle ore 18 fino alle 22.30, i redattori e le redattrici della rivista daranno vita a un vero e proprio salotto culturale nel cuore della città grazie alla presenza di più di quindici ospiti e a un programma con lo sguardo rivolto agli esordi, alla poesia, alla scrittura delle donne e alla storia dell’editoria.
L’incontro di apertura (giovedì 15, ore 18) sarà un omaggio a Marina Jarre, nell’anno del centenario della sua nascita: Marta Barone e Davide Dalmas ricorderanno “una originale, forte e incisiva scrittrice” e con “un posto ormai indiscutibile nella letteratura italiana degli ultimi cinquant’anni”, come ha scritto Claudio Magris, ma che non è stata presente quanto avrebbe dovuto nel dibattito culturale. Fino alla riedizione per Bompiani, curata da Barone, di tre romanzi che hanno incontrato molti nuovi lettori: I padri lontani, Negli occhi di una ragazza e Ritorno in Lettonia.
Sempre nel segno della scrittura delle donne, l’incontro con Gabriella Dal Lago (giovedì 15, ore 19), che in dialogo con Virginia Giustetto e Beatrice Manetti presenterà il testo uscito per i Quanti di Einaudi Le più brave: tra ricordi d’infanzia, serie tv e cultura pop e in compagnia di bell hooks, Adrienne Rich e Ursula K. Le Guin, Dal Lago ci mette in guardia dai rischi che corriamo continuando ad ascoltare quella voce che ci dice che dobbiamo essere sempre le più brave. E ci mostra anche come possiamo smettere di farlo, per cambiare finalmente le regole del gioco.
Di nuovo sulle donne, quelle che costituiscono il patrimonio silenzioso della nostra memoria culturale, il dialogo (venerdì 16, ore 18) tra Santina Mobiglia e Irene Piazzoni, che presenterà il saggio curato per Ronzani insieme a Lodovica Braida Le donne nell’editoria del Novecento. Un volume che, a partire da archivi conservati e donati alle istituzioni, autobiografie, epistolari, fa emergere le tracce, non di rado sepolte o emarginate, del lavoro e della rappresentazione di sé di scrittrici, traduttrici, redattrici, direttrici di collane, editrici implicate nella diffusione del sapere nel secolo scorso.
Protagonista del programma, una delle voci più significative della letteratura della Shoah, Edith Bruck, che, in collegamento video, parteciperà all’incontro (venerdì 16, ore 19) con Michela Meschini, Gabriella Romani, Ilaria de Seta e Camilla Valletti, organizzato in occasione dell’uscita per Peter Lang di Vivere la memoria: un’indagine ad ampio raggio sull’opera letteraria della scrittrice e poetessa e sulle sue esperienze cinematografiche e teatrali, allo scopo di interrogarne la rilevanza etica ed estetica nel panorama culturale italiano ed europeo degli ultimi sessant’anni, al di là della dimensione testimoniale.
Ad affiancare gli incontri dal taglio letterario, non poteva mancare un appuntamento su una figura storica importantissima per le pari opportunità, Lidia Poët (venerdì 16, ore 20.30). La prima avvocata d’Italia, che osò immaginare di poter esercitare la professione nelle aule di tribunale in tempi in cui le ragazze si occupavano “esclusivamente di trine all’ago e di budini di riso”, sarà protagonista di una discussione con le avvocate Chiara Viale e Cesarina Manassero a partire dal libro Lidia e le altre (Guerini Next). Senza dimenticare che, sul fronte dell’eguaglianza di genere in campo professionale, la strada da fare è ancora lunga.
Grazie alla collaborazione con il Premio Italo Calvino, il programma ospiterà poi il focus “Voce agli esordi”. Ad aprirlo, sarà il vincitore della XXXVII edizione Simone Torino (giovedì 15, ore 21.30) che, in dialogo con Laura Mollea, ci parlerà di Macaco (Einaudi): un romanzo definito da Viola Ardone “una storia semplice che commuove e fa ridere, con parole affilate come colpi di zappa”, che ci trasporta in un universo che ruota intorno all’amicizia, la natura, il fare e il senso dei giorni.
A seguire, nella giornata di sabato, gli incontri con i finalisti delle ultime edizioni arrivati in libreria in questi mesi. Insieme a Eleni Molos, Enrico Fink presenterà (sabato 17, ore 19) Patrilineare (Lindau), menzione speciale dei Direttivo nel 2024: un romanzo che, con toni che oscillano tra l’intensità della memoria e la commedia, sviluppa la presa di coscienza della propria ebraicità da parte del flautista Elias e, insieme, srotola le storie delle famiglie Fink e Bassani tra Gorizia, Ferrara e Firenze. A seguire, in dialogo con Chiara D’Ippolito, due autori entrati nella rosa dei finalisti nel 2023 racconteranno il loro esordio (sabato 17, ore 20.30): Alessio Caliandro presenterà Gli incarnati (Rubbettino), incandescente romanzo analitico, campo di azione di un Es sfrontato e incoercibile e delle sue gesta che trasformano il protagonista in una pura macchina desiderante, e Antonio Galetta presenterà Pietà (Einaudi), romanzo che mette in scena, col filtro di una prosa ironica e sorprendente, i giochi di potere che si dispiegano in un piccolo centro del Sud Italia in vista delle elezioni comunali. Infine, Licia Martella trasformerà il romanzo Giallo buio (FuoriAsse), testo sottile e inusuale sul legame di coppia, sui vuoti su cui spesso si fonda, in un reading musicale adattato e interpretato da Eleni Molos (sabato 17, ore 21.30).
Insieme al gruppo degli autori del Premio Calvino, uno degli esordi più felici del 2025, nella cinquina del Premio POP Opera Prima, Airù di Alberto Locatelli (Italo Svevo). Insieme a Chiara D’Ippolito e con le letture di Eleni Molos, l’autore ci parlerà (venerdì 16, ore 21.30) di una storia che che tratteggia di epica la vita di un remoto angolo di provincia nel quale fa la sua comparsa il nuovo medico della mutua, ribattezzato con affetto ol duturì.
Di nuovo intorno al tema della storia dell’editoria italiana, l’incontro “Gli scrittori in cooperativa. Una storia degli anni Settanta (e forse anche di oggi)” con Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa e Bruno Gambarotta (sabato 17, ore 18) che, accompagnati dalle letture di Mariella Fabbris, ricorderanno la Cooperativa Scrittori fondata nei primi anni Settanta da Luigi Malerba, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e altri intellettuali come alternativa al potere dei grandi marchi editoriali: uno stimolo a cercare, anche oggi, nuove forme di cooperazione culturale.
Infine, due incontri dedicati alla poesia curati da “Zeitnot: incontri contemporanei”: Isacco Boldini presenterà Because it’s there (PeQuod) in dialogo con Francesco Perardi (giovedì 15, ore 20.30) mentre Sara Sermini e Elena Gargaglia presenteranno La nuda (Nino Aragno) in dialogo con Jacopo Mecca (sabato 17, ore 19).
«La scelta di contribuire al successo del Salone Internazionale del Libro di Torino attraverso questa importante iniziativa – che permetterà di incontrare autori di grande spessore culturale e di portare la redazione dell'”Indice” a dialogare con il suo pubblico – rientra nella strategia di rilancio della storica testata che sta già portando importanti risultati» afferma Filiberto Zovico, fondatore del gruppo editoriale ItalyPost nonché presidente e AD dell’“Indice” «Nelle scorse settimane infatti è stato chiuso un importante accordo di distribuzione con Ubik che porterà ad aumentare la tiratura di ulteriori 1.000 copie; abbiamo già dato vita a 25 Club dell'”Indice” e sono già arrivati contratti pubblicitari con 10 importanti case editrici. I tre giorni di incontri programmati per il Salone Off contribuiranno in modo importante al radicamento della testata che punta così alla costruzione di una community di lettori fortemente qualificata».
Per leggere il programma completo e registrarsi agli eventi: www.lindiceonline.com/saloneoff