È un settore che continua a crescere quello della digitalizzazione in Italia. Stando al Desi, l’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società calcolato dalla Commissione europea, lo scorso anno il nostro Paese si collocava al 18esimo posto tra i 27 Stati membri dell’Ue.
Un posizionamento che dice che abbiamo ancora molto da fare. Eppure, dal 2017 al 2022 l’Italia è passata da un punteggio di 28,2 a uno di 49,3 e ha registrato così il progresso più consistente tra tutte le nazioni dell’Unione. Un risultato che resta inferiore alla media europea (52,3), ma che racconta lo sforzo del nostro sistema Paese per andare verso questa direzione.
Si inserisce in questa cornice l’attività di Vem Sistemi Spa, azienda specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni in ambito Ict a piccole, medie e grandi imprese. Un totale di 800 clienti, ciascuno dei quali però non pesa per oltre il 3% del fatturato, così da allontanare le possibili ripercussioni che avrebbe sul giro d’affari di Vem la crisi di un mercato specifico o di un cliente particolare.
Forlivese, oggi conta in totale sei sedi in Italia, principalmente localizzate nel Centro-Nord: oltre al capoluogo di provincia romagnolo, infatti, i suoi uffici si trovano anche a Modena, Milano, Padova, Senigallia e Roma. Nata nel 1986 dai due soci Vittorio e Maurizio (da cui il nome Vem), nel 2013 ha dato il via a un processo di manageralizzazione che l’ha condotta ai risultati di oggi.
“Abbiamo preso in mano un’azienda che fatturava 22 milioni di euro – racconta il presidente Davide Stefanelli – e nell’ultimo anno abbiamo superato i 72 mln. Nel 2013 eravamo un centinaio di persone, invece oggi superiamo le 300”. Dieci anni fa, inoltre, Vem ha cominciato a strutturarsi come gruppo, fondando il fornitore per la sicurezza informatica Cartego. Due anni dopo è stato il turno dell’acquisizione di myDev, specializzata nello sviluppo di software custom.
Proprio nel 2015 il fatturato dell’azienda forlivese sfiorava i 36,46 mln, cresciuti fino agli oltre 61,58 mln del 2021 (erano 58,05 mln nel 2019 e 60,09 mln nel 2020). Il tasso composto di crescita annuale nei sei anni, dunque, è del 9,13%. Nel triennio 2019-2021 l’Ebitda ha subito una leggera flessione, passando da 11,95 mln (pari a un margin del 20,58%) a 11,91 mln (19,82%) e attestandosi infine a 11,56 mln (18,77%) e segnando dunque un -3,24% sul pre-pandemia. Il margine operativo lordo percentuale medio nei tre anni è dunque del 19,71%.
“Il fattore limitante per lo sviluppo del settore della digitalizzazione – commenta Stefanelli – non è la domanda di mercato, ma la mancanza di risorse umane con le competenze giuste”. Il presidente ricorda poi che, secondo le stime, in Italia il mondo digitale crea circa 30 mila posti di lavoro in più all’anno: “A questo numero, però, si contrappone il fatto che il nostro sistema formativo nazionale sia in grado di ‘sfornarne’ 15 mila nello stesso periodo”.
Proprio per sopperire ‘in house’ a questa mancanza, nella sua sede di Forlì (che è per altro stata prodotta dalla Champion Manini Prefabbricati) Vem ha dedicato degli spazi appositi alla sua academy. “Non solo – aggiunge Stefanelli –: siamo infatti anche una sede universitaria. Assieme all’Università di Bologna abbiamo costituito il primo percorso di laurea professionalizzante in Italia di ingegneria informatica. I ragazzi che vengono qui possono usare le nostre tecnologie e i nostri laboratori e sono seguiti da professionisti del settore”.
E se a volte si potrebbe pensare all’Università sia un mondo restio a questo tipo di collaborazioni, non è così che la vede il presidente Stefanelli: “All’inizio forse si può percepire un po’ di scetticismo, ma la nostra esperienza è stata più che positiva. Tanto che ci stanno coinvolgendo anche in altre iniziative. Di recente, per esempio, anche l’Università Politecnica delle Marche ha manifestato il suo interesse. Non è solo il mondo aziendale a soffrire la mancanza di risorse qualificate: le stesse università ne stanno patendo”.
Altro vulnus del mondo del lavoro nel nostro Paese è quello legato alla demografia. Stando a dati e proiezioni, ci sono meno persone che vi accederanno di quante invece ne usciranno. Una prospettiva che mette a rischio la crescita dell’intero sistema manifatturiero italiano e in particolare quello emiliano-romagnolo. “Perdiamo ogni anno 25 mila laureati che preferiscono andare all’estero. Come possiamo reagire? Da un lato – evidenzia Stefanelli – dobbiamo trattenere i talenti, dall’altro dobbiamo attrarli. Per questo l’Emilia-Romagna sta pensando a una legge dedicata proprio all’attrattività dei talenti: una soluzione più difficile da realizzare, ma sicuramente interessante. E infine dobbiamo aumentare la produttività di ogni singolo lavoratore, cosa che si può ottenere digitalizzando”.
Vem ha chiuso l’esercizio 2021 anche con un Ebit di 10,69 mln, utili per 7,81 mln e un patrimonio netto di 37,33 mln. Grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa, inoltre, l’azienda forlivese aveva cassa per quasi 16,9 mln. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio nel triennio 2019-2021 è dunque di -1,43.
Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score AA, punteggio vicino al massimo grado di solvibilità per una società rappresentato dalla tripla A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 20,92%.
Vem Sistemi è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Vem Sistemi, nelle vesti del suo presidente, è stata poi presente l’8 giugno alla tappa di Forlì del Meet the Champions, il tour che vede protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.