‘Da un garage al mondo intero’: descrivono così, dal Gruppo Fanti, di cui fa parte Sifi Spa, il percorso di crescita della propria impresa. Un percorso che ha inizio nel 1945, all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale, da un’idea di Giorgio Fanti: quella di dare nuova vita agli imballaggi in metallo, in principio scatenata dalla montagna di scatolette di tonno vuote lasciate dai soldati americani dopo la liberazione di Bologna.
Da qui in poi l’attività della famiglia Fanti, di cui sono eredi Stefano, attuale titolare e presidente del Gruppo, e i consiglieri Luca e Laura, si costella sempre di più con azioni volte ad ampliare l’esperienza nel settore, ma anche le conoscenze e l’offerta e soprattutto la propria presenza nel nostro Paese e all’estero. “Oltre il 50% del nostro fatturato viene dalle esportazioni – spiega Stefano Fanti –. Siamo presenti in oltre 50 Paesi nel mondo, di cui una ventina africani, ma studiamo in continuazione per la crescita in nuove aree del globo. Per quello che facciamo, abbiamo bisogno di essere vicini ai nostri clienti”.
Oggi infatti il Gruppo, specializzato nella produzione di packaging, imballaggi e contenitori in metallo e in materiale plastico, opera tramite cinque stabilimenti in Italia (di cui quello principale è a Casalecchio di Reno, nel bolognese) e due in Europa e due joint-venture commerciali in Germania e Marocco.
“Presto inizieremo la produzione nel nostro primo impianto negli Stati Uniti – aggiunge Stefano Fanti –. Abbiamo scelto un obiettivo ambizioso, ma abbiamo trovato anche condizioni favorevoli: una su tutte la poca concorrenza nel mercato statunitense”. Sul progetto, che punta a creare circa una cinquantina di posti di lavoro nei primi anni, l’azienda ha investito circa 30 mln di dollari: “Dovevamo finanziarci tramite equity, ma grazie ai risultati degli ultimi anni siamo stati in grado di non ricorrere a questo strumento”.
La crescita del Gruppo è certificata, infatti, proprio anche dai numeri: l’azienda bolognese è passata da un fatturato di 75,61 mln di euro nel 2019 a 82,79 mln nel 2020 e ha superato poi quota 100 mln nel 2021, attestandosi a quasi 102,8 mln (con un balzo del +35,96% sul pre-pandemia). Nel 2015 i ricavi raggiungevano i 57,97 mln: ciò significa aver realizzato un tasso composto di crescita annuale del 10,02% nei sei anni.
Tra il 2019 e il 2021 il Gruppo è cresciuto anche rispetto ai valori della marginalità, passati da 12,91 mln (pari a un Ebitda margin del 17,07%) a 14,14 mln (17,08%) e, infine, a quasi 20,97 mln (20,4%). Il margine operativo lordo percentuale medio è stato del 18,38% nei tre anni.
Il 2021 si è chiuso anche con l’Ebit, il reddito operativo, a 9,6 mln, un risultato dell’esercizio pari a 7,03 mln e un patrimonio netto di 108,45 mln. L’azienda aveva debiti per quasi 9,1 mln a causa di una Posizione finanziaria netta (Pfn) positiva. Il rapporto tra la Pfn e la marginalità media nei tre anni considerati è uguale a 0,57.
Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, Sifi ha ricevuto lo score A, rating vicino al massimo grado di solvibilità per una società indicato dalla tripla A. Il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato del 6,48%.
Ma il Gruppo non sembra volersi fermare qui: “Non ci diamo limiti – afferma il suo titolare e presidente –: quando conosceremo ancora meglio il mercato, non sono escluse altre iniziative. L’internazionalizzazione, oggi, è forse il nostro unico obiettivo di crescita: dobbiamo essere vicini ai clienti”. L’unico punto interrogativo, sottolinea Stefano Fanti, sembra essere “rappresentato dal regolamento proposto dalla Commissione europea circa gli imballaggi monouso destinati al settore food and beverage”. Si tratta ancora di una bozza, ma la questione tocca nel vivo il business del Gruppo.
Sifi (Gruppo Fanti) è una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Il Gruppo è stato poi presente giovedì 4 maggio alla tappa di Parma del Meet the Champions, il tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.