Trieste si è confermata ancora una volta capitale della ricerca scientifica con la quattordicesima edizione di Trieste Next, che dal 26 al 28 settembre 2025 ha animato il cuore della città. Il festival, dedicato quest’anno al tema «La vita dentro. Dialoghi tra scienze e tecnologie», ha trasformato Piazza Unità in un grande palcoscenico della conoscenza, coinvolgendo un pubblico eterogeneo composto da studenti, ricercatori e cittadini, accomunati dalla curiosità e dalla voglia di capire le sfide del presente e del futuro.
L’edizione 2025 ha visto tra i protagonisti figure di rilievo internazionale come David Quammen, celebre divulgatore scientifico e autore di Spillover, che ha presentato il nuovo libro L’evoluzionista riluttante, e Brian Kobilka, premio Nobel per la Chimica, protagonista di un incontro sulle frontiere della comunicazione cellulare e dello sviluppo di nuovi farmaci. Ad aprire la manifestazione è stato Federico Faggin, fisico e imprenditore, che ha offerto al pubblico una riflessione di grande intensità su scienza, coscienza e intelligenza artificiale.
Cuore del programma sono stati i Dialoghi sulla Conoscenza, un ciclo di incontri interdisciplinari dedicato ai temi della medicina di precisione, delle neuroscienze, della filosofia, della sostenibilità ambientale, dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie quantistiche. Tra i relatori figuravano nomi di spicco come Luigi Naldini, Giuseppe Remuzzi, Giorgio Vallortigara, Sergio Della Sala, Giuliana Mazzoni, Adriana Cavarero e Miguel Benasayag, che hanno discusso questioni cruciali sui risvolti etici, economici e sociali del progresso scientifico e tecnologico, con un’attenzione particolare al trasferimento di conoscenze tra ricerca e impresa.
Ampio spazio è stato dedicato ai temi della salute, grazie alla collaborazione con Fondazione Airc e Fondazione Telethon, che hanno contribuito a portare all’attenzione del pubblico i progressi nelle terapie innovative e nella ricerca su tumori e malattie rare. Il programma ha alternato conferenze, talk, laboratori, concerti e spettacoli, affrontando temi di grande attualità: dalla crisi ambientale alla fusione nucleare, dalla bioclimatologia alla robotica, fino alla sostenibilità urbana. Tra i momenti più apprezzati, le performance dell’Orchestra Jazz Tartini e l’incontro dedicato al rapporto tra neuroscienze e musica, con Luciano Fadiga e la pianista Fedra Florit.
L’edizione 2025 ha celebrato l’Anno Internazionale della Scienza e della Tecnologia Quantistica con numerosi appuntamenti dedicati alla computazione quantistica e alle sue applicazioni più avanzate, dal supercalcolo alla sicurezza informatica. Tavole rotonde e conferenze hanno messo a confronto esperti italiani e internazionali, offrendo una panoramica sulle trasformazioni in atto in uno dei settori più promettenti della ricerca.
La giornata conclusiva è stata segnata dalla consegna del Premio Trieste Next–Science Book of the Year, dedicato al miglior saggio di divulgazione scientifica. Tra i finalisti figuravano Giuliano Benenti, Giulio Casati e Simone Montangero con Il computer impossibile (Raffaello Cortina), Emilio Cozzi con Geopolitica dello Spazio (il Saggiatore), Alfio Quarteroni con L’intelligenza creata (Hoepli), Alessandro Aresu con Geopolitica dell’intelligenza artificiale (Feltrinelli) e Martina Ardizzi con L’algoritmo bipede (Egea), vincitrice del premio.