‘Sicuro’: è questo il significato della parola tedesca ‘gewiss’. Evidentemente si tratta non solo un nome, ma anche di una dichiarazione di intenti per l’omonima azienda che storicamente realizza salvavita a Cenate Sopra, nella provincia bergamasca. Qui Gewiss Spa nasceva nel 1970 per mano di Domenico Bosatelli. Un’impresa giovane, dunque, ma che già nel 1994 è valsa al suo fondatore l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
L’intuizione alla base del successo di Gewiss è quella di introdurre il tecnopolimero – ossia una serie di macromolecole dotate di elevate caratteristiche fisiche meccaniche che garantiscono maggiori sicurezza, funzionalità, facilità di installazione e resa estetica – nell’impiantistica elettrica. L’applicazione del tecnopolimero nelle tre divisioni in cui opera l’azienda, ossia domotica, energia e illuminotecnica per i settori residenziale, terziario e industriale, ha portato oggi Gewiss a un fatturato che supera i 400 mln.
Un traguardo che arriva in seguito all’importante balzo registrato alla voce ricavi nel 2021 rispetto all’anno precedente: due anni fa, infatti, il fatturato si attestava a 368,59 mln rispetto ai 283,52 mln del 2020 (che pure erano in calo sui 314,32 mln del 2019). Dal 2015, quando i ricavi si fermavano a quota 277,66 mln, il tasso composto di crescita annuale Gewiss è stato del 4,83%.
Cifre importanti che l’azienda bergamasca, conosciuta anche per essere dal 2019 lo sponsor dell’Atalanta Bc, si impegna a reinvestire. Lo ha fatto fin dalla sua nascita per sviluppare prodotti e soluzioni di alta qualità e sempre in grado di stare al passo – se non di anticipare – l’innovazione, raggiungendo il traguardo dei 400 brevetti internazionali di proprietà.
Lo ha fatto anche con le numerose iniziative Esg che si sono affastellate nel corso degli anni – anche prima che la stessa formulazione ‘Esg’ nascesse. L’ultima in linea temporale è il bonus fino a 500 euro destinato a marzo a 2.200 tra dipendenti e lavoratori in somministrazione. Lo stanziamento complessivo, finalizzato a contrastare il carovita, è stato pari a 1,1 mln.
E lo ha fatto a novembre dello scorso anno, quando ha perfezionato l’acquisizione del player dell’illuminotecnica veronese Performance in Lighting ponendosi così a capo di un gruppo da “600 milioni di fatturato”, secondo quanto affermato dall’ad Paolo Cervini. Un salto dimensionale importante, che spinge ancora di più Gewiss verso l’obiettivo dell’internazionalizzazione dichiarato e perseguito sin dall’ultimo decennio del Novecento. Oggi la bergamasca conta 6 siti di produzione – la metà in Italia e gli altri tre tra Germania, Portogallo e Francia – ed è presente in 80 Paesi, con l’export che pesa percentualmente più del mercato interno.
Per tornare alle performance finanziarie degli ultimi anni, tra il 2019 e il 2021 l’azienda ha assistito complessivamente a un aumento della marginalità, passata da 53,11 mln a 48,83 mln e poi tornata a crescere fino ad attestarsi a oltre 62,35 mln. In termini percentuali, si tratta di un Ebitda rispettivamente del 16,9%, del 17,22% e del 16,92%, con una media nei tre anni esattamente del 17%.
Gewiss ha chiuso il 2021 anche con un Ebit di 44,41 mln, utili per 34,54 mln e un patrimonio netto che sfiorava i 152,99 mln. Inoltre, grazie a una Posizione finanziaria netta (Pfn) negativa, l’azienda aveva cassa per 68,76 mln. Il rapporto tra la Pfn e l’Ebitda medio del triennio 2019-2021 è dunque di -1,26. Stando al rating More di Modefinance, agenzia di rating del gruppo Teamsystem, l’impresa ha ricevuto lo score AA, punteggio vicino al massimo grado di solvibilità per una società rappresentato dalla tripla A. E il Roe, l’indice di redditività sul capitale proprio, nel 2021 è stato pari al 22,58%.
Gewiss è stata una tra le aziende presentate all’evento dello scorso 31 marzo a Palazzo Mezzanotte di Borsa Italiana a Milano. In questa occasione è stata resa nota la ricerca sulle 1.000 Imprese Champions realizzata dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera e poi presentata durante l’anno tramite un tour che vedrà protagoniste le migliori imprese di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Marche.