I numeri definitivi arriveranno a metà gennaio, ma che la crescita sul 2021 si aggirerà attorno all’80% è ormai un elemento di certezza. ItalyPost, il brand che raccoglie le attività editoriali di Post Editori, Post Eventi, Post Media e Librerie ItalyPost, chiuderà il 2022 intorno a circa 1,8 milioni di fatturato, una Pfn a pareggio e una redditività utile a nuovi importanti investimenti.
Significativo in questo senso il sostanziale pareggio (e forse un leggero utile) con cui chiuderà già al primo anno di attività Librerie ItalyPost, che ha aperto nell’ottobre 2021 una libreria da 500 mq a Padova, ha tenuto oltre 100 presentazioni di libri, organizzato in collaborazione con i quotidiani locali dei gruppi editoriali Gedi e Athesis tre Book Week e il Premio Letteratura d’Impresa in collaborazione con l’Economia del Corriere della Sera. Nel 2023 Librerie ItalyPost punta all’apertura di una seconda libreria in una città del Nord e alla realizzazione di almeno 20 Book Week in altrettanti piccoli e medi comuni del Nord.
Particolarmente vivace si è dimostrata la crescita nell’area dei Festival editi da Post Eventi, dove tutte le principali manifestazioni, dai Città Impresa di Vicenza e Bergamo, al Festival della Green Economy di Parma e al Galileo Festival di Padova si sono ulteriormente rafforzati sia in termini di pubblico che di partnership di importanti aziende locali e nazionali. Trieste Next, il Festival della ricerca scientifica che si tiene in autunno nel capoluogo Giuliano, ha inoltre inaugurato un altro importante filone di attività diventando a tuti gli effetti un festival internazionale con una presenza significativa di visitatori provenienti da tutti i paesi UE. Per il 2023 si prevede un ulteriore rafforzamento in questa area sia attraverso una importante crescita del Festival della Green Economy sia un ulteriore sviluppo delle due manifestazioni promosse con il Touring Club Italiano, WeFood e Open Factory. In occasione, inoltre, di Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023, il Città Impresa farà il suo sbarco anche nella città della Leonessa.
PostEditori, invece, si è ulteriormente sviluppata sia sul lato “imprese”, dove grazie all’attività del Centro Studi ItalyPost non solo ha confermato progetti come “Imprese Champion” e “Top di Settore” ma ha portato da sei a dieci le provincie dove realizza le ricerche e gli eventi delle “1.000 best performer” e ha realizzato il progetto “Top Italian Companies” dedicato alle imprese big italiane che superano i 500 milioni di fatturato. Su questo fronte sono allo studio possibilità di realizzare altre tappe sulle mille best performer in Trentino – Alto Adige, Toscana, Piemonte, Romagna e Marche, nonché di includere in maniera aggregata altre provincie lombarde.
Nell’ambito più legato all’editoria libraria lo sviluppo della casa editrice ha avuto uno sviluppo significativo con la pubblicazione di ben 10 volumi e lo sviluppo di due nuove collane in collaborazione con Forema e Fondazione Cuoa. In particolare ha brillato anche in termini di vendite il libro di Maxine Bedat, “Il lato oscuro della moda”, che ha letteralmente sfondato anche nell’opinione pubblica dopo che era stato tra i finalisti dei Book of the Year del Financial Times. Grande successo – dopo la storica guida diretta da Luigi Costa Venezie a Tavola e dopo l’uscita dello scorso anno di Emilia Romagna a Tavola, anche per la terza delle Guide regionali sulla ristorazione d’eccellenza che ha visto la luce proprio nel mese di novembre e cioè “Milano e Lombardia a Tavola”. Grandi aspettative si rivestono in termini di vendite anche per il libro “Dire, fare mostrare. Cento anni di pubblicità a Vicenza” che raccoglie le immagini pubblicitarie di uno dei territori industriali più significativi.
Per il 2023 sono già in fase di realizzazione alcuni titoli davvero significativi, come il libro di Franco Mosconi “Modello Emilia” e le edizioni italiane di due best seller stranieri, il libro di Pankay Ghemawat, “La Nuova RoadMap Globale” e quello di Henry Sanderson, giornalista prima di Bloomberg e poi del Financial Times, “Vincitori e vinti nella corsa alla sostenibilità”.
Sul fronte dei quotidiani online continua il consolidamento di VeneziePot, EmiliaPost e LombardiaPost, testate che, secondo il piano industriale 2023 -2026 cresceranno appunto nei prossimi tre anni.
Il 2023 si presenta dunque come un anno cruciale nello sviluppo di ItalyPost che punta ad una ulteriore crescita che potrà portare la società oltre i 2,5 milioni di euro di fatturato (o 3 milioni nel caso venisse finalizzata una acquisizione strategica). Sul piano occupazionale, dopo l’inserimento di 10 nuove figure professionali nel 2022, già per i primi mesi del 2023 ItalyPost sta lavorando all’inserimento di altrettanti profili con contratti di assunzione a tempo pieno e indeterminato.
“Siamo molto soddisfatti dei riscontri che stiamo raccogliendo dai partner con i quali realizziamo i progetti di sviluppo di cultura d’impresa. Progetti che costituiscono la ragione stessa della nostra esistenza – ha dichiarato il fondatore di ItalyPost Filiberto Zovico –. I prossimi tre anni saranno cruciali per raggiungere l’obiettivo di diventare il primo editore nazionale vocato allo sviluppo della cultura del mondo delle imprese e dei territori. La scelta che abbiamo compiuto come “Community Corporation” di investire regolarmente gli utili e la vastissima rete di collaborazioni che è parte costituente del nostro operare, non solo ci tutela dalle insidie che arrivano dall’esterno, ma garantiscono le risorse per uno sviluppo accelerato di tutti nostri progetti tesi a costruire una “comunità” di persone che si attivano per lo sviluppo economico, sociale e imprenditoriale dei nostri territori”.