Potremmo raccontare (e lo faremo) della meccanica che ha saputo evolversi e diventare meccatronica, del mobile che ha lasciato ai cinesi il low cost ed è tornato a vincere con il design, del tessile che sta provando a reinventarsi «oltre» le crisi dei modelli Benetton o Stefanel. Il NordEst però è, anche, una terra che non ha dimenticato le proprie origini contadine. Nell’industria si è costruita un futuro, con l’industria è uscita dalla mappa delle aree più depresse del Paese e ne è diventata, in fretta, un’indiscussa locomotiva. Oggi il suo Veneto «litiga» con l’Emilia-Romagna per il secondo posto tra le regioni esportatrici ma, se è comprensibile che l’avanzata degli emiliani bruci, è comunque questione di poche decine di milioni. Il punto vero è semmai un altro: quel sorpasso mette a nudo i limiti di un sistema infrastrutturale che, bloccato al Novecento, non ha mai accompagnato lo sviluppo. Per anni l’economia nordestina è cresciuta «nonostante». Fino a che – ora – il «nonostante» si è trasformato in freno.

Vale anche per l’agricoltura. Che poi significa, soprattutto, vino. Quanto a gare, qui non c’è storia. Con 2,2 miliardi il solo Veneto copre il 36% dell’enologia italiana da esportazione. Con le etichette trentine e friulane si arriva al 46%. Numeri che potrebbero, forse, andare persino più su se – nodi infrastrutturali a parte – qui come altrove il Nord-Est non si muovesse in ordine sparso. Pensate al Prosecco, che dell’export è il re. Ci sono tre consorzi. E, finora, non erano riusciti a evitare nè il dilagare della produzione, né il mantenimento dello standard qualitativo, né l’anarchia dei prezzi. Giocare in squadra avrebbe probabilmente aiutato, ma è proprio quello che nel Triveneto pare non riescano a fare. Con i Champions nordestini ne parleremo venerdì, quinta tappa del viaggio L’Economia-ItalyPost nei territori dei campioni, ospiti di Astoria. È a Conegliano, che del Prosecco è una delle capitali. I paradossi dell’imprenditoria nordestina, lì, li conoscono uno per uno. E magari hanno una risposta.