Descrizione
LATERZA | 9788858140871 |
€ 18,00
«Peter Haffner, attraverso queste conversazioni, ci permette di capire quanto sia stato importante, per il sociologo polacco, osservare le contraddizioni della società e il mutare della scena politica. Mostra come la grandezza di Bauman risieda nel suo essere sempre andato controcorrente e nell’aver voluto scrivere per poter condividere con gli altri il risultato delle proprie riflessioni.» – Michela Marzano, Robinson
Rendere non familiare ciò che ci è familiare e il suo contrario sembra essere uno dei fili rossi che attraversano l’intera opera di Zygmunt Bauman. Un compito difficile che può porsi solo colui che ha davanti agli occhi tutto l’uomo, che è capace di guardare al di là della propria specializzazione e leggere di filosofia e psicologia, di antropologia e storia, di arte e letteratura. Come scrive Peter Haffner nella sua prefazione, Bauman non è uomo dei dettagli, delle analisi e inchieste statistiche, delle cifre, dei nudi dati e dei sondaggi. Egli dipinge con pennellate larghe su una grande tela, offre una visione delle cose, lancia delle tesi che vogliono provocare discussione. Se aveva ragione Isaiah Berlin a distinguere due categorie di pensatori e scrittori rifacendosi a un antico detto del poeta greco Archiloco – «La volpe sa molte cose, ma il riccio sa una grande cosa» -, Zygmunt Bauman è insieme riccio e volpe.
Esaurito
LATERZA | 9788858140871 |