Con la sua scrittura scarna e carica di suggestioni, Carrasco ci consegna una storia intima e commovente sul rapporto tra genitori e figli, tratteggiando personaggi vividi e dolenti, costretti a decisioni cruciali quando le loro certezze crollano e la vita li mette alle corde.

«In questo mondo di urgenze e improvvisazioni, Carrasco si butta a capofitto nel linguaggio, nella qualità della pagina, nel lavoro ben fatto. Crudezza ed emotività si coniugano in uno straordinario romanzo psicologico.» – El Mundo

«Le virtù di narratore di Carrasco raggiungono il culmine in “Portami a casa”.» – Le Monde

«Carrasco eleva questo romanzo alle vette in cui si trovano le opere d’arte.» – El Periòdico de Catalunya

«Un bellissimo ritratto di famiglia in un registro a volte amaro, a volte luminoso, di legami che feriscono e asfissiano e confortano e salvano.» – Diario de Sevilla

Juan è riuscito da poco a emanciparsi dalla famiglia, lontano dal suo paese natale, quando si vede costretto a fare ritorno a casa, in Spagna, per la morte del padre. La sua intenzione, dopo il funerale, è di riprendere il prima possibile la sua vita di aiuto giardiniere a Edimburgo, ma la sorella gli dà una notizia che cambiai suoi piani per sempre. Senza volerlo, si ritroverà bloccato nello stesso luogo dal quale aveva deciso di fuggire, a prendersi cura di una madre che a stento conosce e con la quale sente di avere un’unica cosa in comune: la vecchia Renault 4 di famiglia. Lo straniamento fra loro, amplificato dal ribaltamento dei ruoli, si fa sentire con forza: Juan fatica ad assumersi le sue responsabilità, ma a poco a poco scende a patti con le sue radici, e ritrova il se stesso che aveva dimenticato partendo per Edimburgo. Con la sua scrittura scarna e carica di suggestioni, Carrasco ci consegna una storia intima e commovente sul rapporto tra genitori e figli, tratteggiando personaggi vividi e dolenti, costretti a decisioni cruciali quando le loro certezze crollano e la vita li mette alle corde.