E’ stata scelta la cinquina finalista del Premio Green Book 2025, il riconoscimento letterario che, giunto alla sua terza edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano e analizzano il mondo della green economy.
Il 14 febbraio si è, infatti, riunita la Giuria del Premio che ha selezionato i 5 titoli che accederanno alla fase finale che si terrà il 29 marzo 2025 nell’ambito del prossimo Green Economy Festival (Parma, 28-30 marzo 2025). I titoli scelti sono:
- Patrizia Caraveo, Ecologia spaziale (Hoepli)
- Gaia Cottino, Cavallette a colazione (Utet)
- Stefano Liberti, Tropico mediterraneo (Laterza)
- Paolo Pileri, Dalla parte del suolo (Laterza)
- Giorgio Volpi, La natura lo fa meglio (e prima) (Aboca)
La Giuria del Premio è composta da diverse personalità del mondo dell’impresa, della green economy, del giornalismo e dell’Università. In particolare il Comitato dei selezionatori è composto da: Elena Comelli, giornalista del Corriere della Sera, Andrea Condotta, public affairs & innovation manager di Gruber Logistics, Martha Friel, docente di Management del Turismo, Università IULM, Fulvia Bacchi, direttore generale UNIC Concerie Italiane, Edoardo Vigna, responsabile di Pianeta 2021, Corriere della Sera, Isabella Manfredi, direttore comunicazione, relazioni esterne e CSR Feralpi, Sonia Sandei, vicepresidente vicario Confindustria Genova, Luca Pagni, giornalista de La Repubblica, e Veronica Tibiletti, docente di Economia aziendale dell’Università di Parma. A presiedere la giuria è Davide Bollati, presidente di Davines Group.
Da tre anni il Premio Green Book si propone di favorire le produzioni editoriali, con particolare attenzione alla qualità della scrittura, che raccontino e analizzino il mondo della green economy, sia sotto l’aspetto delle problematiche legate al clima, che più specificatamente ai temi dell’energia, del fashion, dell’alimentazione, delle tecnologie, della mobilità, delle infrastrutture e dell’abitare, dell’inquinamento, del consumo di suolo e della sostenibilità sociale. Il riconoscimento – vinto lo scorso anno da Gianluca Lentini con “La Groenlandia non era tutta verde” (Egea) – si configura come uno strumento attraverso il quale avvicinare il pubblico a quelle produzioni che sciolgono alcuni dei nodi fondamentali della transizione, focalizzandosi sull’ambiente ma anche sulle nostre industrie, o sugli animali; ancora, sulle città o sulle politiche pubbliche. Provando a favorire, in questo modo, una cultura della sostenibilità in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano.
Il Premio entra ora nella fase finale: le 5 opere saranno presentate nell’arco del Green Economy Festival e saranno esaminate dalla Giuria dei Lettori, composta da 200 membri tra imprenditori, docenti, rappresentanti delle associazioni di categoria e giovani laureandi, chiamati a partecipare alla votazione per decretare i vincitori del Premio. La Cerimonia di consegna del Premio avverrà sabato 29 marzo a Parma in occasione del Green Economy Festival. Per aggiornamenti e dettagli, il punto di riferimento è il sito https://www.greeneconomyfestival.it/